Il cloud computing utilizzato per i server dedicati e la gestione dell’IA

Respawn Entertainment, capeggiati dall’ex boss Infinity Ward Vince Zampella, hanno gettato in TitanFall tutta la loro esperienza FPS, donandola in esclusiva a Xbox One. Il motivo è semplice, solo Microsoft sarà in grado di fornire al gioco quella rete di data center necessaria al cloud computing, elemento vitale in TitanFall. Si, perché il gioco Respawn sarà esclusivamente in multiplayer e, come promosso da Microsoft all’annuncio dato nel corso dell’E3, sarà il primo ad utilizzare “tutta la potenza del cloud”.

Il concetto di “potenza del cloud”, però rimane uno dei punti più nebulosi di tutta la campagna pubblicitaria che ruota intorno a Xbox One. Microsoft sostiene che il concetto si riassume in modo semplice: sarà come se per ogni Xbox One vi siano tre ulteriori CPU in grado di sostenere alcuni calcoli in tempo reale, sollevando la console da tale compito.

TitanFall sarà quindi un gioco in grado di sfoggiare texture fantastiche e un’illuminazione fotorealistica e ospitare migliaia di personaggi che si muovono contemporaneamente sul nostro schermo, il tutto sfruttando una capacità di elaborazione di tre Xbox One? Assolutamente no, perché, che ne dica Microsoft, l’applicazione del cloud per TitanFall sarà innanzitutto deputata a fungere da server dedicati ed elaborare alcuni dati che riguardano la IA e i PNG.

A rivelarlo è l’ingegnere di Respawn, Jon Shiring, che in post sul blog ufficiale del team di sviluppo, si prende la briga di spiegare una volta per tutte il funzionamento del cloud che fornirà Microsoft con Azure e che – nonostante il tutto suoni un po’ come semplici server dedicati – apporterà notevoli miglioramenti all’esperienza multiplayer.

Shiring inizia enucleando il concetto di multiplayer e tutti gli svantaggi del sistema di matchmaking basato sul P2P, fino ad arrivare al concetto di base, vale a dire che per offrire il massimo dell’esperienza di gioco sarebbe stata necessaria un’enorme quantità di server che una piccola società come Respawn non poteva permettersi.  ”Uno sviluppatore come Respawn non ha le capacità economiche per sostenere un servizio con come Amazon o Rackspace,” ammette Shiring. “E noi non abbiamo la forza lavoro necessaria per gestire noi stessi centinaia di migliaia di server.“. Dopo aver parlato con Sony e Microsoft, Respawn ha deciso che il sistema di Azure, i cui data center, già geograficamente ben posizionati, può garantire un’enorme scalabilità e sarà in grado di sostenere tutto il traffico già al giorno del lancio.

 

Il resoconto di Shiring è una lettura molto educativa, che aiuta a demistificare ciò che Microsoft spera di poter fare con il cloud per Xbox One. Per quanto concerne l’elaborazione dei dati, infatti, Respawn afferma che TitanFall potrà utilizzarla anche con un sistema diverso, ma in qualche modo simile a come Forza Motorsport 5 lo utilizzerà per i suoi processi di apprendimento dell’IA, anche se Shiring parla di “possibilità” lasciando intendere che tutto è attualmente oggetto di sperimentazione.  La possibilità di far elaborare lato server i dati sulla presenza e lo spostamento dei giocatori sulla mappa ed il numero di PNG a schermo, potrà sicuramente aiutare l’elaborazione e non gravare sulla console che potrà quindi dedicarsi unicamente a grafica ed audio, ma non si può certo dire che doni a questa una “potenza infinita”.

Come la “nuvola” possa essere sfruttata per il gioco in single-player (e i fatidici calcoli per la modellazione degli elementi fisici, la dinamica dei fluidi e i movimenti dei tessuti), però, è una cosa della quale non abbiamo ancora sentito parlare.

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